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Il trauma e l’orientamento nel tempo

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I trigger  del trauma fanno parte della nostra esperienza quotidiana, spesso ci rapiscono in un vortice trasportandoci nell’universo-trauma.

Quando questo accade, possiamo imparare a utilizzare alcuni aspetti della nostra esperienza del momento presente per portare indietro la nostra mente.

Per farlo, abbiamo visto alcuni esercizi in altre news, ad esempio l’esercizio della respirazione, di grounding .

Il trauma cambia anche la nostra percezione del tempo, perché spesso sperimentiamo nel presente pensieri e ricordi indesiderati di eventi traumatici passati, ma anche pensieri futuri negativi. Si interrompe così la normale percezione del tempo, dell’ attenzione, della concentrazione e della memoria.

Il trauma, dunque, ostacolando la nostra abilità di vivere nel momento presente, crea un sentimento di distacco dalla realtà.

Guarire dal trauma include, pertanto, anche la ricostruzione della comprensione e del controllo di come sperimentiamo il tempo.

Per funzionare bene, abbiamo bisogno di saper porre attenzione al passato, al presente e al futuro.

Per spiegare questo prendiamo l’esempio di una fattoria. Il fattore deve imparare dall’esperienza quali tecniche hanno funzionato nel passato; deve porre attenzione a piantare e raccogliere quando è il momento; e deve pensare in anticipo per determinare il tipo e la quantità delle colture da piantare.

L’orientamento nel tempo, o prospettiva temporale, si riferisce dunque a un complessivo orientamento verso il passato, il presente e il futuro e al modo in cui, di conseguenza, noi organizziamo il nostro comportamento.

Sebbene per la maggior parte delle persone questo sia un procedimento lineare, muoversi da una direzione all’altra, per chi ha subìto un trauma non è altrettanto lineare. Per imparare a dividere i tre momenti o funzionare meglio, è più facile partire dal presente.

Il momento presente diventerà l’ancora da utilizzare per tenerci saldi al qui e ora, vedere cosa contiene e mantenerci in equilibrio, differenziando intenzionalmente passato, presente e futuro.

Quando la realtà del trauma invade il nostro presente, con trigger, flashback o frammenti di ricordi, portandoci a riviverlo come se fosse nuovamente con noi, possiamo con pazienza e gentilezza amorevole ricordarci una volta e un’altra volta ancora che c’è qualcosa di diverso nel qui e ora.

Riferimenti

  • Goldsmith Turow, R. (2017). Mindfulness Skills for Trauma and Ptsd. Norton & company
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