Skip to content

Disturbo da impegno sociale disinibito e abuso sessuale infantile (DSED)

Condizioni di trascuratezza sociale ed esperienze traumatiche che si presentano sin dai primi mesi di vita possono causare il disturbo da impegno sociale disinibito (Disinhibited Social Engagement DisorderDSED).

I bambini manifestano una serie di comportamenti (verbali o fisici) eccessivamente familiari e privi di inibizione nell’approccio e nell’interazione con gli adulti sconosciuti, tanto che non mostrano alcuna reticenza ed esitazione ad allontanarsi con loro (APA, 2013).

Si tratta di bambini caratterizzati da un’eccessiva emotività. Manifestano una generale e marcata felicità quando entrano in contatto con gli estranei, aspetto che, invece, può essere del tutto assente nei confronti dei “caregivers” (i genitori o le persone diverse dai genitori che hanno il compito di prendersi cura/assistere/accudire il bambino). Quando gli sconosciuti rifiutano le loro emozioni e la loro ricerca di attenzione iniziano a manifestare elevati livelli di ansia e di frustrazione.
I comportamenti di ricerca di attenzione e contatto con gli adulti non familiari, essendo caratterizzati da una totale violazione dei confini sociali-interpersonali (stabiliti dalla cultura di riferimento e appropriati all’età), fanno sì che le persone intorno a loro si sentano a disagio e diventino sospettose nei loro confronti.

I comportamenti sociali disinibiti si estendono anche in adolescenza e si rivolgono al gruppo dei pari, con il quale si instaurano ben presto delle relazioni superficiali e caratterizzate da conflitti.

Questi bambini non presentano rimorso, colpa o dispiacere quando feriscono o deludono le persone intorno a loro.

Nelle popolazioni ad alto rischio (quindi in bambini altamente trascurati e dati in affidamento o cresciuti in istituti), l’incidenza del disturbo rimane comunque abbastanza bassa e si aggira attorno al 20% (APA, 2013).

Studi longitudinali hanno mostrato che i sintomi del DSED decrescono con il tempo, specialmente se i bambini vengono rimossi dalla condizione di deprivazione (Guyon-Harris et al., 2019).

I bambini e gli adolescenti con DSED non riconoscono i confini sociali e mettono in atto comportamenti in maniera indiscriminata, quindi sono chiaramente a più alto rischio rispetto agli altri coetanei, poiché sono più vulnerabili e quindi più esposti a eventuali abusi futuri. Spesso hanno quadri sintomatologici complessi, con altri disturbi in comorbilità, per cui può anche risultare più difficile e impegnativo prendersi cura di loro in maniera adeguata (Minnis, 2018).

Lo studio di Lawer e collaboratori (2016) ha rilevato che bambini con DSED, a seguito dell’adozione, avevano manifestato un aumento dei sintomi.

Cause

Come per i bambini con il DRA, il disturbo insorge a causa di un ambiente caratterizzato da trascuratezza sociale, dall’impossibilità di sviluppare una relazione di attaccamento con il caregiver (p.e., per i frequenti cambiamenti dei caregivers affidatari), da abusi precoci, ecc. (Sperry et al., 2015).

Il comportamento disinibito si instaura perché i bambini, nel ricercare il soddisfacimento dei propri bisogni emotivi (conforto, affetto, ecc.) e maggiori livelli di sicurezza, iniziano a rispondere all’ambiente (in cui manca incoraggiamento e interesse nei loro confronti) con un approccio “attivo”. Quindi, dal momento che i caregivers non soddisfano i loro bisogni e non li proteggono, iniziano a cercare, con una modalità amicale ed eccessivamente familiare, altri che possano farlo.

Trattamento

Per trattare questi sintomi si raccomandano interventi di TCC e basati sulla Mindfulness specificatamente rivolti ai bambini e ai caregivers, per aiutare il bambino a sentirsi al sicuro e supportato nell’ambiente che lo circonda e per migliorare le sue relazioni con gli altri.

Riferimenti

  • American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders: DSM-5. Washington, D.C.: American Psychiatric Association.
  • Guyon-Harris K.L., Humphreys K.L., Miron D., et al. (2019). Disinhibited Social Engagement Disorder in Early Childhood Predicts Reduced Competence in Early Adolescence. J Abnorm Child Psychol, 47: 1735-1745.
  • Lawler J.M., Koss K.J., Doyle C.M., et al. (2016). The course of early disinhibited social engagement among post-institutionalized adopted children. J Child Psychol Psychiatr., 57(10): 1126-1134.
  • Minnis H. (2018). What Happens to Disinhibited Social Engagement Disorder Over Time? Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, 57(5): 304-305.
  • Sperry, L., Carlson, J., Sauerheber, J.D. & Sperry, J. (2015). Psychopathology and Psychotherapy: DSM-5 Diagnosis, Case Conceptualization and treatment. Third edition. New York: Taylor & Francis.
Torna su