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Gestione della rabbia

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Trauma

Mentre percorri la strada della guarigione, molto probabilmente avrai a che fare con emozioni e sensazioni sia negative che positive. Potrai avere rabbia, dolore, vergogna, terrore, un senso di tradimento, di colpa e di responsabilità dell’aggressore. Ma potrai anche sentire, piano piano, di possedere delle risorse interne, quali il coraggio, la speranza, la compassione, la gentilezza amorevole e il perdono per te stesso. I survivor che sono disposti a confrontarsi con tutte queste emozioni sviluppano il coraggio e la calma necessari per poter guarire.

Tra queste emozioni abbiamo visto esserci anche la rabbia, ci si può sentire liberi di lasciarla andare nel modo per noi più utile, imparando piano piano a riconoscerla ed esprimerla in maniera adeguata.

Molti survivor di solito pensano che sia così sbagliato arrabbiarsi, o che non possono permettersi di farlo, che il solo imparare a esprimerla richiederà loro tanto tempo. È normale, non bisogna scoraggiarsi e bisogna proseguire in questo cammino.

Potresti essere già in grado di dire “sono arrabbiato”, ma poi non esprimere i contenuti dietro quella rabbia, come non sei riuscito a fare da bambino.

La rabbia è una forma di energia che puoi usare per proteggere te stesso e per difendere i tuoi diritti e la tua dignità. Ora hai l’opportunità di beneficiare della tua rabbia in modi che non hai potuto avere da bambino.

Per molti survivor, la rabbia può emergere anche durante il sesso. Si può essere arrabbiati perché un ricordo o un trigger sta compromettendo la tua vita sessuale o sta turbando le tue emozioni, sensazioni fisiche e il tuo corpo. Puoi sentirti arrabbiato nei confronti del tuo partner. Improvvisamente, niente di quello che il tuo amato fa va bene e a stento riesci a tollerare un contatto che prima ti dava piacere. Non facciamo errori su questo trigger della rabbia. Il passato ritorna su e la tua ferita, la tua paura e la tua rabbia si proiettano subito sul bersaglio più vicino. Sii curioso verso la tua rabbia, osservala, fai i collegamenti con la tua infanzia e trova il modo più adatto a te per gestirla.

Potrebbe essere arrivato il momento di arrabbiarti con coloro che ti hanno fatto del male. Se puoi, vai direttamente alla fonte. Arrabbiati con chi ti ha causato sofferenza, con chi non è riuscito a proteggerti. Esprimi la tua rabbia in un modo utile per te, ad esempio scrivi una lettera , anche se nessuno la leggerà mai, oppure parla con qualcuno di cui ti fidi. Dì qualcosa che avresti voluto dire tempo fa ma che non hai potuto dire.

Permetti a te stesso di esprimere quello che in tutti questi anni avresti voluto esprimere.

Riferimenti

  • Haines, S. (1999). The Survivor’s Guide to Sex. Cleis Press.
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