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La differenza tra l’essere consapevoli in modo mindful e la consapevolezza di ogni giorno

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Con la consapevolezza mindful possiamo sia sentire sia osservare i nostri stati interni. Quando sentiamo le nostre emozioni, ad esempio, possiamo arrivare alle nostre passioni in modo diverso e alla piena vitalità della vita. Ma se siamo anche osservatori dei nostri stati emotivi, possiamo  diventare consapevoli di come reagiamo, ad esempio con rabbia o impulsività. In questo modo, saremo aperti a quello che sta accadendo nel momento in cui sta accadendo. Rimarremo pienamente emotivi ma non saremo più intrappolati in modi pre-programmati di comportarci dettati dalle nostre emozioni sopraffacenti.

Essere consapevoli in modo mindful ci permetterà di sentire e osservare quello che sta accadendo intorno a noi con chiarezza e apertura e ci consentirà di essere accoglienti e recettivi anche ai segnali esterni provenienti dalle altre persone, così da poterli leggere in un contesto più ampio.

Quando sentiamo questa connessione con gli altri e il mondo, possiamo avvertire questo senso vibrante di essere vivi e coinvolti nel mondo. Via via che la Mindulness ci conduce anche a osservare questi segnali dell’ambiente esterno, il nostro pilota automatico, che ci fa reagire istintivamente e senza consapevolezza, viene sostituito da uno “spazio della mente” in grado di espandere la capacità, che tutti abbiamo, di prendere una pausa.

Questa apertura dentro di noi è una forma di recettività che contrasta con l’automaticità dell’essere reattivi. Essere aperti e recettivi ci dà molta forza. Ci permette di fermarci, di fare un passo indietro prima di agire di impulso.

Questo stato recettivo di sentire e osservare vuol dire diventare anche più recettivi della vita per come essa si dischiuderà.

Non limitiamo la nostra visione del mondo, di noi stessi, degli altri rimanendo bloccati nei nostri pregiudizi o aspettative (pilota automatico) che filtrano e costringono il modo in cui vediamo, ascoltiamo e comprendiamo la vita per come si disvela. Apriamoci veramente al mondo.

Riferimenti

  • Jennings, P.A. (2015). Mindfulness for teachers. Norton & Company

Autore/i dell'articolo

Dott.ssa Antonella Montano

Dott.ssa Antonella Montano

  • Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
  • Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta
  • Fondatrice e Vicepresidente CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
  • Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy)
  • MBSR teacher. Expert Yoga Trauma teacher certificata Yoga Alliance®-Italia/International
  • Membro dell’IACP (International Association of Cognitive Psychotherapy)
  • Membro dell’ESTD (European Society for Trauma and Dissociation)

Dott.ssa Roberta Borzì

Dott.ssa Roberta Borzì

  • Componente del comitato scientifico della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
  • Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR.
  • Socio Fondatore CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.

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