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Migliorare la vita quotidiana: il sonno

Per chi ha subìto un trauma è essenziale creare una sana routine e un’organizzazione del proprio quotidiano. Nel prendersi cura di sé e del proprio corpo, la priorità è quella di migliorare la qualità del sonno. Le persone sopravvissute a un trauma hanno spesso incubi notturni e, di conseguenza, tendono a evitare di andare a dormire. Spesso cercano di distrarsi, evitano di dormire nel proprio letto, preferendo dormire su un divano o su una poltrona, preferiscono dormire di giorno più che di notte e, se lo fanno di notte, preferiscono tenere la luce accesa. Per molte persone che da bambine hanno subìto un abuso sessuale, questo è avvenuto di notte, nella camera da letto, e dunque sia il letto che la notte sono dei potentissimi fattori scatenanti.

A volte succede che i pazienti si risvegliano e sentono tutto il loro corpo dolorante, come se stessero rivivendo il trauma perché, magari, rivivono la posizione in cui sono stati traumatizzati.

Ma cosa aiuta a migliorare il sonno? Innanzitutto, l’esercizio fisico da fare durante il giorno, una corretta alimentazione , la Mindfulness, la respirazione e il rilassamento progressivo. Ci sono inoltre delle abitudini molto basilari per l’igiene del sonno di cui la regola n.1 è che la stanza da letto è solo per dormire, il letto è solo per dormire, non per guardare la TV, non per mangiare, non per leggere. La stanza dovrebbe rispecchiare il proprio gusto personale, non essere disordinata, avere colori pacati, essere arieggiata e possibilmente silenziosa.

Potrebbe contenere oggetti che fanno sentire la persona al sicuro. Si potrebbe andare a dormire con un animale, il proprio peluche, una coperta o il cuscino preferito. Quando il silenzio diventa difficile da sopportare, si può mettere una musica rilassante di sottofondo e accendere una piccola luce soft. I pazienti che hanno gli incubi, quando si svegliano, possono avere un cd di rilassamento, una musica preferita, bere qualcosa di rilassante, infusi senza caffeina, tisane, un piccolo snack ma non di carboidrati. Si potrebbe fare una meditazione, sedersi un pochino fuori all’aperto.

A volte le parti bambine vogliono giocare durante la notte, o stare al computer; altre vogliono stare in cucina a mangiare. Ci deve essere un accordo interno fra tutte per andare a dormire. Il motivo per cui queste parti emergono durante la notte è perché magari durante il giorno le abbiamo evitate e ora vogliono parlare in maniera prepotente. È sempre meglio preparare un kit per andare a dormire, un kit del sonno con il cuscino, la coperta, le luci, la musica, le candele, le tisane. Si può anche aggiungere un diario sul quale, però, andranno annotate solo le cose positive della giornata. Ad esempio, si potrebbe fare la lista della gratitudine elencando le cose per cui essere grati quel giorno.

Riferimenti

  • Steele, K. (2016) Training intensivo sul trattamento dei disturbi dissociativi, Roma
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