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Il processamento del trauma

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L’esposizione prolungata è una specifica tecnica di esposizione designata ad aiutare coloro che soffrono di PTSD a processare emotivamente le loro esperienze traumatiche attraverso le due procedure principali della PE (link processamento del trauma):

1) l’esposizione in vivo, solitamente assegnata come homework, ad esempio un approccio graduale sicuro a tutto ciò che può essere evocativo del trauma (posti, suoni, odori, colori, ecc.) che la persona evita poiché rappresentano un trigger

2)l’esposizione in immaginativo al ricordo dell’evento traumatico, facendo raccontare ai pazienti i loro ricordi ad alta voce e facendoli seguire dal processamento dell’esperienza in seduta e poi dall’ascolto di questa registrazione come homework.

La PE include anche altre due procedure:

  1. la psicoeducazione sulla natura e le reazioni al trauma, comprende la presentazione di un chiaro razionale per l’uso della terapia di esposizione con i pazienti
  2. b) un addestramento alla respirazione controllata.

 

L’attuale programma di PE per il trattamento del PTSD consiste in 8-15 sedute individuali di 90 minuti. Al primo incontro, il clinico fornisce una spiegazione dettagliata dell’esposizione prolungata e spiega che il PTSD è mantenuto da due fattori principali. Il primo è l’evitamento dei pensieri e delle immagini correlati al trauma e l’evitamento dei promemoria (trigger) del trauma. Il clinico spiega che, sebbene l’evitamento sia efficace nella riduzione dell’ansia a breve termine, di fatto mantiene il PTSD perché fa sì che non si crei l’occasione per processare e metabolizzare emotivamente il ricordo traumatico. Il secondo fattore è rappresentato dalle percezioni e convinzioni inutili e spesso sbagliate che si sono sviluppate dopo il trauma: “il mondo è un posto molto pericoloso” e “io (il survivor) sono completamente incapace”.

L’esposizione prolungata intende modificare queste percezioni errate fornendo l’opportunità di ottenere informazioni correttive che smontino tali percezioni attraverso l’esposizione in immaginativo o in vivo.

Riferimenti

  • Marx, B.P. & Sloan, D.M. (2019). Written Exposure Therapy for PTSD: A Brief Treatment Approach for Mental Health Professionals.  APA Publishing
  • Schnyder, U. Cloitre, M. (2015). Evidence Based Treatments for Trauma-Related Psychological Disorders. Springer.

Autore/i dell'articolo

Dott.ssa Antonella Montano

Dott.ssa Antonella Montano

  • Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
  • Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta
  • Fondatrice e Vicepresidente CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
  • Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy)
  • MBSR teacher. Expert Yoga Trauma teacher certificata Yoga Alliance®-Italia/International
  • Membro dell’IACP (International Association of Cognitive Psychotherapy)
  • Membro dell’ESTD (European Society for Trauma and Dissociation)

Dott.ssa Roberta Borzì

Dott.ssa Roberta Borzì

  • Componente del comitato scientifico della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
  • Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR.
  • Socio Fondatore CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.

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