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Il processamento del trauma

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Secondo la teoria del processamento emotivo (ovvero l’elaborazione del trauma), i due meccanismi implicati, sia nel processo naturale di guarigione che in quello terapeutico, coinvolgono l’attivazione della struttura di paura (emozionale) e l’assunzione di informazioni che interrompono l’associazione patologica (link Trauma e associazioni sbagliate). Nello specifico, la guarigione dal trauma si verifica grazie alla possibilità di stare con percezioni correlate al trauma, pensieri e sensazioni fisiche che vengono disconfermati attraverso il ragionamento e la narrazione sul trauma e/o attraverso l’esposizione a segnali che ricordano il trauma nella vita quotidiana, oltre alla consapevolezza che pensare e confrontarsi con i promemoria del trauma non è pericoloso. Al contrario, il persistente evitamento di situazioni, oggetti, ricordi, pensieri ed emozioni correlati al trauma costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo del PTSD, l’evitamento impedisce infatti l’attivazione della struttura emozionale e la conseguente acquisizione delle informazioni che disconfermano il pericolo atteso in modo irrealistico. Di conseguenza, un trattamento efficace per il PTSD dovrebbe aiutare i pazienti a confrontarsi in modo sicuro con pensieri, immagini, oggetti, situazioni e attività correlati al trauma così da promuovere l’attivazione della struttura traumatica e la disconferma degli scenari angoscianti e dannosi.

Le due tecniche terapeutiche principali nell’esposizione prolungata sono:

1) l’esposizione in immaginativo, ad esempio ripercorrere, attraverso il racconto ad alta voce, il ricordo del paziente dell’esperienza traumatica che produrrà il processamento dell’esperienza

2) l’esposizione in vivo, ad esempio approcciare in modo sicuro le situazioni e gli oggetti che il paziente evita poiché sono dei promemoria del trauma e, di conseguenza, gli causano disagio.

Riferimenti

  • Schnyder, U. Cloitre, M. (2015). Evidence Based Treatments for Trauma-Related Psychological Disorders. Springer.

Autore/i dell'articolo

Dott.ssa Antonella Montano

Dott.ssa Antonella Montano

  • Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
  • Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta
  • Fondatrice e Vicepresidente CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
  • Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy)
  • MBSR teacher. Expert Yoga Trauma teacher certificata Yoga Alliance®-Italia/International
  • Membro dell’IACP (International Association of Cognitive Psychotherapy)
  • Membro dell’ESTD (European Society for Trauma and Dissociation)

Dott.ssa Roberta Borzì

Dott.ssa Roberta Borzì

  • Componente del comitato scientifico della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
  • Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR.
  • Socio Fondatore CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.

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