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Guarire il trauma: la fine del viaggio

La fine del viaggio verso la guarigione è diversa per ciascuno di voi. Alcuni potrebbero guardare con attenzione il punto in cui sono arrivati e realizzare che non hanno ancora finito di percorrere la strada verso la guarigione. Potrete riposarvi tutto il tempo che vi serve per poi riprendere nuovamente il cammino. Come abbiamo già avuto modo di dire tante volte, la guarigione dal trauma non è un percorso lineare; è una spirale quindi la fine può essere semplicemente una pausa fin quando si ricomincia nuovamente. La fase di stabilizzazione compie dei cicli. Alcuni di voi potrebbero volersi fermare per settimane, mesi o anni, prendere tempo dal faticoso percorso di risalita per un po’ o persino per sempre.

Per tutto questo viaggio, vivi la vita quotidiana nel mondo esterno, ma attraverso il tuo trauma e la tua guarigione sai che vivi simultaneamente in molti mondi. Devi imparare a risiedere nella vita e nelle relazioni con maggiore consapevolezza perché hai già lavorato duramente per imparare a stare con te stesso e la tua storia. E devi risiedere dentro tutto questo più pienamente, come la Mindfulness insegna, perché tutte le energie, che all’inizio impiegavi per la sopravvivenza e poi per la guarigione, ora possono essere rivolte alla tua vita nel presente e al tuo lavoro verso il futuro.

Percorrere il viaggio verso la guarigione può darti un focus, un senso di progettualità, può essere radicante. E a volte, quando finisce, può sembrare che tu non abbia idea su cosa focalizzarti o a cosa aggrapparti per mantenerti stabile. È difficile a volte descrivere il viaggio che hai fatto. Le persone che vivono con te e coloro che ami possono non arrivare mai a capire i mondi che hai visitato durante il tuo percorso, il mondo del tuo trauma e il mondo della tua guarigione. Queste sono esperienze che tu con fatica hai integrato e consolidato, per immergerti dentro di te e per ricomporre tutte le tue parti.

Il tuo lavoro è quello di portare la saggezza e la compassione duramente conquistate da quei mondi a quello attuale. Il tuo compito è portare il dono della tua guarigione nella tua vita, nelle tue relazioni, nel tuo lavoro.

Potresti chiederti, dopo tutto questo viaggio travagliato, se sarai ancora attivato dal vecchio trauma. E la risposta è “sì, potrai esserlo”. Potranno esserci volte in cui ti ricorderai del trauma; i trigger potranno essere grandi come l’anniversario di un evento importante, una vacanza o quando tuo figlio avrà la tua stessa età al momento del trauma. Oppure tutto ciò che proviene da frammenti di ricordi, flashback e dai cinque sensi.

La buona notizia è che il tuo duro lavoro nel viaggio di guarigione ti ha aiutato a costruire i muscoli che ti hanno permesso di attraversare i momenti in cui sentivi di nuovo lo sconforto del trauma, e ora hai molti più modi di lavorare con le vecchie ferite che ritornano, sei equipaggiato e in grado di affrontare il passato se dovesse servire.

L’eco del  trauma, se e quando si ripresenterà, ora si colloca in una storia più grande, la tua storia, lo potrai tenere in modo diverso. La tua comprensione del trauma e di te stesso ti permetterà di superare i momenti in cui si riaffaccerà.

Riferimenti

  • Schemelzer, G.L. (2018). Journey through trauma. Penguin Random House
  • Treleaven, D.A. (2018). Trauma-Sensitive Mindfulness. W.W. Norton & Company

Autore/i dell'articolo

Dott.ssa Antonella Montano

Dott.ssa Antonella Montano

  • Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
  • Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta
  • Fondatrice e Vicepresidente CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
  • Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy)
  • MBSR teacher. Expert Yoga Trauma teacher certificata Yoga Alliance®-Italia/International
  • Membro dell’IACP (International Association of Cognitive Psychotherapy)
  • Membro dell’ESTD (European Society for Trauma and Dissociation)

Dott.ssa Roberta Borzì

Dott.ssa Roberta Borzì

  • Componente del comitato scientifico della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
  • Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR.
  • Socio Fondatore CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.

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