Skip to content

“Non posso credere che sia avvenuto tutto questo”

  • News

Spesso anche i partner sono soggetti a una profonda negazione di quanto subìto dal survivor. All’inizio alcuni potrebbero rimanere sbalorditi al momento della rivelazione. Senza un’adeguata preparazione specifica sul trauma, il partner potrebbe cadere nella negazione come meccanismo di protezione contro l’atteggiamento sociale appreso che circonda l’abuso sessuale.

Alcuni potrebbero addirittura arrivare a pensare che il survivor si stia inventando tutto, pur di non fare sesso: “Non potevo crederci. Non potevo semplicemente crederci. Conosco suo padre, è una brava persona. Non vi è alcuna possibilità che possa essere successo ciò che afferma. Deve essere una qualche sorta di fantasia. Non poteva avvenire se diceva semplicemente di no”.

Quando il partner ha questo tipo di risposta, specialmente se esprime questi sentimenti in modo esplicito, per il survivor è devastante. Questa rappresenta una delle circostanze in cui è preferibile per i partner lavorare separatamente sui propri sentimenti con la propria personale rete di supporto. E’ già abbastanza difficile per il survivor rompere il muro della negazione , superare la vergogna e rivelare i ricordi dell’abuso sessuale senza dover anche rompere il muro della negazione del partner.

La negazione di quest’ultimo potrebbe essere percepita come un’accusa rivolta al survivor e potrebbe temporaneamente inibire ulteriori aperture. Quello che dovrebbe tenere a mente il partner è che se c’è qualche indizio che le esperienze di abuso sessuale siano avvenute, probabilmente è davvero così.

Riferimenti

  • Graber, K. (1991). Ghosts in the bedroom. A guide for partners of incest survivors. Health Communications. Inc.

Autore/i dell'articolo

Dott.ssa Antonella Montano

Dott.ssa Antonella Montano

  • Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
  • Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta
  • Fondatrice e Vicepresidente CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
  • Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy)
  • MBSR teacher. Expert Yoga Trauma teacher certificata Yoga Alliance®-Italia/International
  • Membro dell’IACP (International Association of Cognitive Psychotherapy)
  • Membro dell’ESTD (European Society for Trauma and Dissociation)

Dott.ssa Roberta Borzì

Dott.ssa Roberta Borzì

  • Componente del comitato scientifico della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
  • Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR.
  • Socio Fondatore CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.

Torna su