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Migranti LGBT

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I migranti LGBT

  1. I migranti LGBT hanno maggiore probabilità di essere rifiutati da tante persone nelle loro comunità, inclusi i membri familiari, e con più probabilità hanno sofferto di aggressioni sessuali da altre popolazioni di migranti
  2. L’allontanamento dal Paese di origine può essere un sollievo e fornire un senso di sicurezza, ma crea anche difficoltà come le differenze culturali, la mancanza di comunità, la mancanza di status legale, e la mancanza di risorse. Dal momento che i migranti LGBT appartengono a gruppi minoritari multipli, una comunicazione efficace implica riconoscere e accettare ogni identità. Questo può essere fatto tramite semplici gesti come mettere segnaletiche LGBT specifiche nelle stanze di attesa e di trattamento
  3. Attenersi a una gerarchia di bisogni di sopravvivenza e affrontare i vari aspetti della salute, compresa quella medica, mentale, lo status sociale e legale, sono i modi più efficaci per affrontare le sfide complesse dei migranti
  4. Nonostante le difficoltà e i sintomi gravi, la resilienza dei migranti LGBT potrebbe essere facilitata con la fornitura di risorse umane basiche, come la cura medica e l’accesso a una comunità di supporto

Autore/i dell'articolo

Dott.ssa Antonella Montano

Dott.ssa Antonella Montano

  • Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
  • Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta
  • Fondatrice e Vicepresidente CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
  • Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy)
  • MBSR teacher. Expert Yoga Trauma teacher certificata Yoga Alliance®-Italia/International
  • Membro dell’IACP (International Association of Cognitive Psychotherapy)
  • Membro dell’ESTD (European Society for Trauma and Dissociation)

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