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Il corpo come contenitore del sé

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L’autoregolazione embodied comincia con il considerare il proprio corpo come un contenitore del sé. L’autoregolazione embodied (incarnata, concretizzata) differisce dall’autoregolazione tradizionale in quattro aspetti principali: il target dell’intervento, l’enfasi, il risultato e le conseguenze sull’ambiente circostante.

 

Aspetto teorico Autoregolazione tradizionale Autoregolazione embodied
Target dell’intervento Regolazione emotiva e comportamentale guidata dal pensiero Integrazione mente-corpo attraverso una pratica attiva
Enfasi Motivare e promuovere il raggiungimento Onorare il processo e il viaggio di guarigione con quello che c’è
Risultato Raggiungimento di obiettivi Autoregolazione equilibrata e sostenibile
Conseguenze sull’ambiente circostante Contesto individuale Sintonizzazione all’interno di se stessi e con gli altri

 

L’autoregolazione embodied è diversa dagli approcci cognitivi all’autoregolazione. Nella nostra cultura, senza un’entità fisica, non ci può essere una manifestazione del sé. L’autoregolazione embodied deve integrare pratiche attive che implicano il corpo.

Anche se gli approcci cognitivi possono funzionare, spesso per raggiungere efficacia nel percorso  autoregolativo si integrano le componenti comportamentali per massimizzare il risultato. Allo stesso modo, gli interventi comportamentali hanno una maggiore efficacia se integrati anche da un aspetto cognitivo. E questo è stato ampiamente dimostrato dal paradigma TCC dell’ultima parte del secolo scorso.

Essenzialmente, la nascita delle terapie cognitivo-comportamentali è stata basata sull’integrazione mente-corpo. L’innovazione continua, infatti ricercatori e clinici continuano a cercare un numero sempre maggiore di interventi efficaci.

I termini regolazione emotiva e autoregolazione sono diventati target integrali del trattamento nelle ultime derivazioni di terapia cognitivo-comportamentale. Molti terapeuti, ormai, integrano in vari gradi approcci basati sulla Mindfulness e lo Yoga. Gli approcci yogici funzionano. E funzionano da anni. L’allineamento delle pratiche di Mindfulness e Yoga alla salute mentale continua senza interruzioni.

Il sé, l’intero sé, desidera ardentemente l’integrazione di tutti i suoi aspetti e funziona al meglio quando totalmente integrato, anche e soprattutto nel suo aspetto fisico, nella materia, nel corpo. Nello specifico, la Mindfulness e lo Yoga aiutano i terapeuti a coltivare uno stato recettivo della mente all’interno del quale l’attenzione viene forgiata da una consapevolezza generale di quello che sta accadendo in quel momento, sia internamente che esternamente.

Il percorso di Mindfulness e Yoga verso l’autoregolazione fornisce una cornice embodied e cognitiva per conoscere e regolare il sé intero, integrato all’interno del contesto dell’esperienza.

Differente dagli approcci tradizionalmente occidentali all’autoregolazione, gli approcci all’autoregolazione basati sulla Mindfulness e sullo Yoga abbracciano il viaggio, molto più di quanto non facciano con l’obiettivo. La destinazione è la realizzazione della propria vera natura.

 

 

Riferimenti

  • Cook-Cottone, C.P. (2015). Mindfulness and Yoga for Self-Regulation. Springer Publishing Company

Autore/i dell'articolo

Dott.ssa Antonella Montano

Dott.ssa Antonella Montano

  • Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
  • Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta
  • Fondatrice e Vicepresidente CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
  • Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy)
  • MBSR teacher. Expert Yoga Trauma teacher certificata Yoga Alliance®-Italia/International
  • Membro dell’IACP (International Association of Cognitive Psychotherapy)
  • Membro dell’ESTD (European Society for Trauma and Dissociation)

Dott.ssa Roberta Borzì

Dott.ssa Roberta Borzì

  • Componente del comitato scientifico della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
  • Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR.
  • Socio Fondatore CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.

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