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Sentirsi confusi riguardo la natura particolare dell’abuso

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I survivors possono talvolta avere difficoltà a riconoscere l’abuso sessuale poiché sono le stesse circostanze in cui è avvenuta l’esperienza di abuso ad ostacolarne il processo. Una o più delle seguenti circostanze possono vanificare i tuoi sforzi di riconoscere pienamente che l’esperienza che hai avuto è stata un abuso sessuale.

Molti abusanti agiscono in uno stato di negazione. Quando vengono scoperti, provano a difendersi o a giustificare le loro azioni. La loro negazione può confondere la vittima.

Immaginiamo che esci per un appuntamento e improvvisamente lui ti salta addosso mettendo le mani sotto i vestiti. Ti senti a disagio e gli dici di fermarsi. Magari ottieni una risposta del tipo: “Ehi, che succede? Perché sei così nervosa?”; tu, a tua volta, potresti chiederti se abbia ragione, se sei davvero nervosa e domandati se in tal modo sarebbe lo stesso una molestia.

Gli abusanti, inoltre, cercano spesso razionalizzazioni fantasiose che giustifichino i loro comportamenti agli occhi delle vittime: “Ti sto insegnando qualcosa sul sesso così sarai un bravo-a amante”, “Ci stiamo solo divertendo”, “L’hai indirettamente chiesto con il modo in cui ti sei vestita-o”. Alcuni survivors credono a queste falsità. Di conseguenza, entrano in uno stato di confusione e hanno problemi a identificare che sono stati abusati.

Una madre abusante potrebbe, ad esempio, dare false spiegazioni per il suo comportamento: fare i clisteri e giustificarli come forma massima di igiene, oppure pulire gli orefizi con molta dedizione per un tempo eccessivo. Una testimonianza racconta come a un bambino che a due anni bagnava il letto di notte, la madre abbia cambiato il pannolino fino ai 13 anni. Dopo aver smesso di farlo, la madre lo ha poi abusato sessualmente.

Molti survivors di abusi sessuali riferiscono di non essere stati in grado di etichettare correttamente quello che stava accadendo nella prima infanzia, poiché erano troppo giovani per capire che quello era un abuso e non una semplice cura e non conoscevano il sesso. La loro innocenza può, quindi, averli resi particolarmente suscettibili a false spiegazioni da parte degli abusanti.

Riferimenti

  • Maltz, W. (2012). The Sexual Healing Journey. A guide for survivors of sexual abuse. William Morrow
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