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Psicoeducazione e trauma

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Psicoeducazione e trauma

Il lavoro di psicoeducazione potrebbe implicare una ri-esposizione graduale alle emozioni e agli stimoli associati al materiale traumatico, all’interno del contesto di una solida relazione terapeutica.

Il lavoro psicoeducativo è una forma di desensibilizzazione sistematica che prevede che i ricordi meno angoscianti vengano discussi e desensibilizzati prima di accedere quelli più dolorosi.

Kluft (1996) raccomanda di processare il materiale traumatico dall’alto in basso (Top down). Al paziente, infatti, viene chiesto di descrivere all’inizio il materiale accessibile alla sua coscienza. Spesso il materiale meno accessibile emerge naturalmente, in un secondo momento, nel corso di questi colloqui.

Poiché i ricordi dell’abuso sono immagazzinati sia a livello verbale sia a livello sensomotorio, l’esposizione e la desensibilizzazione devono includere entrambi questi sistemi.

I ricordi verbali, fattuali sono di solito processati per primi, dal momento che tendono a essere meno soverchianti dei ricordi sensorali (sensazioni fisiche ed emozioni).

È importante quindi chiedere prima i “fatti” dell’abuso (chi, cosa, quando, dove) e solo dopo le esperienze affettive e percettive associate

Riferimenti

  • Burke Draucker, C., Martsolf Steele D. (1992). Counselling Survivors of Childhood Sexual Abuse. Sage

Autore/i dell'articolo

Dott.ssa Antonella Montano

Dott.ssa Antonella Montano

  • Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
  • Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta
  • Fondatrice e Vicepresidente CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
  • Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy)
  • MBSR teacher. Expert Yoga Trauma teacher certificata Yoga Alliance®-Italia/International
  • Membro dell’IACP (International Association of Cognitive Psychotherapy)
  • Membro dell’ESTD (European Society for Trauma and Dissociation)

Dott.ssa Roberta Borzì

Dott.ssa Roberta Borzì

  • Componente del comitato scientifico della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
  • Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR.
  • Socio Fondatore CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.

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