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La nostra relazione si sta deteriorando

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I partner in genere non hanno nessuna conoscenza del processo di guarigione dei sopravvissuti e questo li porta spesso ad avere molte insicurezze sui cambiamenti nella relazione.

Quando il survivor vira verso la guarigione e inizia a cambiare, anche la relazione ne risulta influenzata. Questi cambiamenti continuano durante un periodo di ripresa che va dai 3 ai 5 anni, e i partner che non sono preparati possono pensare che la relazione si stia distruggendo. Se, da un lato, la ripresa rende possibili relazioni intime più soddisfacenti, dall’altro all’inizio può sembrare che la relazione vada peggio.
I problemi relazionali iniziano quasi sempre immediatamente e spesso continuano lungo tutto il periodo di recupero. Quando  i ricordi del survivor iniziano a emergere, ci possono essere periodi di malumore, crisi nervose o depressione. In seguito quando il sopravvissuto identifica l’abuso sessuale come il problema, la relazione può diventare secondaria. L’intimità è anche influenzata dall’impegno nella relazione e dalla fiducia. Prima che le questioni sull’abuso sessuale siano finalmente risolte, il partner potrebbe sentire che il survivor stia usando la questione della guarigione come scusa per prendere il controllo.

Le descrizioni, da parte di professionisti o di Onlus come Il Vaso di Pandora, possono aiutare i partner a capire quanto questi problemi siano comuni.
Il riconoscimento dell’abuso sessuale avviene gradualmente pian piano che il survivor ne vede gli effetti in un numero sempre maggiore di aree della vita. Le caratteristiche universali sono bassa autostima e vergogna, assieme ad altri sintomi come disfunzioni sessuali, disturbi del comportamento alimentare, immagine negativa del corpo, memorie dolorose, flashback, tristezza prolungata, depressione, malumore o crisi di nervi fino alla dissociazione.

“Non so che cosa non va. E’ diventata così depressa che non vuole andare a lavoro, prendersi cura dei bambini o prendere parte alle spese o alla cura della casa. Durante i weekend non esce dal letto e non si veste a meno che non dobbiamo andare da qualche parte. Sto facendo quasi tutto io e non riesco a tenere il passo”.

Se la relazione dura abbastanza a lungo da poter individuare la problematica dell’abuso sessuale, il partner potrebbe erroneamente pensare che i problemi saranno risolti presto. Invece, il survivor diventa sempre più consapevole e interessato agli effetti dell’abuso sessuale. Quando si accorge che il survivor dedica sempre maggiore energia a pensare all’abuso sessuale, il partner potrebbe iniziare a pensare che non valga la pena di salvare la relazione.

I partner hanno bisogno di sapere, invece, che questo rappresenta uno degli stadi del recupero. Può essere leggero e breve o grave e prolungato, ma anche in quest’ultimo passerà. Purtroppo non ci sono durate prestabilite.

Riferimenti

  • Graber, K. (1991). Ghosts in the bedroom. A guide for partners of incest survivors. Health Communications. Inc.

Autore/i dell'articolo

Dott.ssa Antonella Montano

Dott.ssa Antonella Montano

  • Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
  • Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta
  • Fondatrice e Vicepresidente CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
  • Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy)
  • MBSR teacher. Expert Yoga Trauma teacher certificata Yoga Alliance®-Italia/International
  • Membro dell’IACP (International Association of Cognitive Psychotherapy)
  • Membro dell’ESTD (European Society for Trauma and Dissociation)

Dott.ssa Roberta Borzì

Dott.ssa Roberta Borzì

  • Componente del comitato scientifico della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
  • Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR.
  • Socio Fondatore CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.

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