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Dipendenza sessuale e trauma

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Gli individui con dipendenza sessuale hanno spesso storie di trauma. Carnes (1991) ha riportato che, in un campione di uomini e donne, il 97% dei soggetti trattati per dipendenza sessuale aveva storie di abuso emotivo infantile e che il 72% aveva una storia di abuso fisico infantile. Inoltre, l’81% ha avuto una storia di abuso sessuale. Altri ricercatori hanno trovato tassi di abuso sessuale infantile del 95% (Guigliamo, 2007). Esiste un’evidenza al fatto che anche il trauma da combattimento può essere correlato al successivo sviluppo di dipendenza sessuale (Howard, 2007). La terapia basata sull’EMDR si è rivelata un approccio di successo nel trattamento degli effetti del trauma passati e presente nei soggetti con dipendenza sessuale (Cox & Howard, 2007).

La dipendenza sessuale implica attività sessuali compulsive, ripetitive, come la masturbazione, l’uso di pornografia, comportamenti sessuali con altri adulti consenzienti, oppure cybersex, con una tale frequenza da compromettere la qualità di vita del paziente, il quale può arrivare a focalizzare l’intera sua vita sul raggiungimento dell’orgasmo.

Se un dipendente sessuale fa sesso con qualcuno, l’identità di questa persona, ossia con chi lo fa, può non essere importante. L’elemento più importante della vita di un soggetto con dipendenza sessuale è il raggiungimento dell’orgasmo che fornisce un’esperienza in grado di alterare l’umore come nella dipendenza da sostanze (Carnes, 1989; Plant & Plant, 2003).

I clinici devono considerare molti fattori quando affrontano le problematiche sessuali. Valori culturali, sociali, così come convinzioni etniche o religiose, possono influire sui modi in cui gli individui considerano la sessualità. Questo rende difficile definire un comportamento sessuale normativo. Inoltre, non si può usare solo l’alta frequenza del comportamento sessuale per definire la dipendenza, dal momento che un’alta frequenza di sesso con un partner stabile e con una simile predisposizione contribuisce a un miglior funzionamento psicologico (Langstrom & Hanson, 2006).

Sulla dipendenza sessuale vige una controversia per il suo inquadramento diagnostico. I critici sostengono che un comportamento sessuale eccessivo dovrebbe essere considerato come un sintomo di un’altra diagnosi o di una sottostante condizione medica generale o semplicemente una scusa per un comportamento disfunzionale (Karim & Chaudhri, 2012).

Le stime dei tassi di dipendenza sessuale variano anche a causa della mancanza di accordo sui criteri diagnostici più appropriati. Coleman (1992) indica che il 5% della popolazione statunitense ha un comportamento sessuale compulsivo, mentre Carnes (1991) ha stimato che il numero si aggira tra il 3% e il 6%. Internet ha fornito una nuova opportunità per coloro che hanno una tendenza alla dipendenza sessuale. Cooper (2000) ha analizzato un campione di coloro che usavano internet a scopi sessuali e ha trovato che il 17% rientrava in un range problematico per la compulsività sessuale.

La dipendenza sessuale è molto più comunemente diagnosticata negli uomini ma sta cominciando a essere riconosciuta anche nelle donne e potrebbe essere stata sottodiagnosticata. E’ un disturbo che si manifesta nella prima età adulta. Goodman (1997) ha notato che il comportamento ipersessuale colpisce molto gli uomini di età compresa tra i 20 e i 30 anni.

Riferimenti

  • Abel, N.J., O’Brien, J.M. (2015). Treating Addictions with EMDR Therapy and the Stages of Change. Springer Publishing Company
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