Cosa sarà
È bizzarra consuetudine – non poi così bizzarra… – che i film e le serie Tv che parlano di malattia o di morte siano anche quelle che più di ogni altra traboccano di vita e di voglia di vivere.
Se chiudo gli occhi, così senza pensare, mi vengono in mente almeno tre titoli: Fiori d’acciaio, La guerra è dichiarata e la bellissima serie di Ricky Gervais After Life.
Capita che nel momento in cui si guarda in faccia la morte, sia per una malattia sia per la perdita di una persona cara, si venga come schiaffeggiati dalla vita, che ci ricorda quell’unica occasione che abbiamo e il culo – chiamiamo le cose col loro nome – che abbiamo a viverla. Da cui il fatto che questa suddetta consuetudine non sia così bizzarra, bensì un naturalissimo ossimoro che associa malattia e perdita al desiderio di una esuberante celebrazione della vita che non può non passare per la più graffiante e sfacciata ironia. Perché la chiave di tutte queste narrazioni è la paura: per tornare a vivere dopo tutto l’ostacolo più grande da superare è la paura. E quale modo migliore per vincere la paura se non quello di riderle in faccia? Questo fanno i migliori prodotti audiovisivi (e non solo…penso a certi romanzi di John Fante…) che raccontano storie di malattia, morte e paura, esorcizzandone il demone, il preconcetto culturale con una risata, spesso amara, a volte commovente, ma sempre vittoriosa.
S’inserisce a pieno titolo e pieno merito in questa tradizione l’ultimo film di Francesco Bruni, Cosa sarà. Film dalla vita travagliata: sarebbe dovuto uscire a marzo col titolo Andrà tutto bene, poi sappiamo come sono andate le cose, da cui la necessità di post-porre l’uscita e di cambiare titolo. Uscito di nuovo – dopo aver chiuso la Festa del Cinema di Roma – il 24 ottobre, un solo giorno prima della nuova chiusura delle sale cinematografiche approda immediatamente dopo sulle principali piattaforme streaming: Sky PrimaFila, AppleTV, GooglePlay, Infinity, Timvision, Rakuten TV, The Film Club, CG Digital, Miocinema, Io resto in sala…
Bruni racconta – attraverso l’alter ego Kim Rossi-Stuart – il suo personalissimo viaggio attraverso la malattia e lo fa con leggerezza, ironia e tanto amore: per la sua famiglia, per la sua città natale Livorno e per la vita. Supportato da un cast meravigliosamente armonico su cui spiccano piene di luce le comprimarie femminili, che incarnano quella innata capacità risolutiva e quel determinante coraggio che, e Bruni questo sembra saperlo bene, è più delle donne che degli uomini davanti alla morte e alla malattia: Lorenza Indovina, Fotinì Peluso, Barbara Ronchi e una meravigliosa Raffaella Lebboroni.
Questo bellissimo film, da cui si esce emotivamente gonfi, con qualche fazzoletto usato in tasca, ha avuto una vita cinematografica poco fortunata, ma forse non è un caso che – in un momento storico e sociale come questo – sia finito in men che non si dica su quelle piattaforme che possono entrare nelle case di tutti gli italiani proprio adesso, che di quelle case siamo un po’ ostaggio, come un regalo inatteso, a portare luce, vitalità, ironia, coraggio, per farci un pianto liberatorio e una smargiassa risata in faccia alla paura.
Cosa sarà
Un film di Francesco Bruni
Con Kim Rossi-Stuart, Lorenza Indovina, Raffaella Lebboroni, Fotinì Peluso, Barbara Ronchi, Tancredi Galli, Nicola Nocella, Giuseppe Pambieri
Durata 101’
Disponibile su Sky PrimaFila, AppleTV, GooglePlay, Infinity, Timvision, Rakuten TV, The Film Club, CG Digital, Miocinema, Io resto in sala
Autore: Margherita Chiti