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Come prendersi cura di se stessi durante la terapia per il trauma da stupro

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Se hai subìto uno stupro e stai facendo una terapia, ci saranno volte in cui sarai arrabbiato con il tuo terapeuta, altre in cui lo considererai crudele e insensibile perché affronterà argomenti per te dolorosi e che preferiresti lasciare nell’ambito vago dei pensieri inconsapevoli. Alcuni pazienti a volte sentono questo processo più come una punizione che come una terapia. “Perché il terapeuta mi sta facendo questo?”.

E’ possibile, però, equipaggiarsi per affrontare questa battaglia necessaria per la guarigione. Potresti dover combattere dragoni nelle settimane precedenti e ogni battaglia ti lascerà cicatrici e dolori. Se affronti la battaglia impreparato con un’armatura debole e armi inutili, non riuscirai a vincere. Ma se ti consideri un guerriero, e non una vittima che trema, potrai vedere questo processo come una forma di resistenza contro lo stupro in sé.

Ecco una lista di consigli utili alla sopravvivenza per gestire la tua salute durante il processo di trattamento:

  • Mangia sano. Non digiunare e non ricorrere a cibo spazzatura e caffeina. Il tuo cervello richiede proteine e grassi sani per funzionare. Cibi ricchi di omega 3, come il pesce, fanno un lavoro incredibile per stimolare le parti del cervello deputate alla gestione dello stress e del conflitto. Consuma grandi quantità di questi cibi ricchi di grassi sani e proteine
  • Dormi. Non stare sveglio fino a tardi e non svegliarti troppo presto. Se hai difficoltà a dormire a causa dello stress, parla con un medico che ti possa prescrivere per un breve periodo un piccolo aiuto farmacologico per questo problema. Non rimanere sdraiato a letto a navigare su internet o mandare sms  o whatsapp dal cellulare prima di dormire
  • Gestisci la tua igiene. E’ difficile acquisire una visione di te stesso come forte e capace se trascuri la tua salute fisica. Fai il bucato, smacchia i tuoi abiti e prenditi cura di te. La mancanza di cura di questi dettagli è un sintomo comune di depressione
  • Compra un diario e scrivi il più spesso possibile. Fai gli homework che ti sono stati assegnati dal tuo terapeuta. Cerca di scriverli a mano piuttosto che al computer
  • Preparati mentalmente alle sedute di psicoterapia. La terapia non dovrebbe essere un appuntamento da infilare frettolosamente nella giornata. Considera quello su cui ti piacerebbe lavorare in ciascuna seduta, e ripassa quello che vorresti dire al tuo terapeuta. Non aspettare gli ultimi 10 minuti della terapia per parlare di un nuovo argomento
  • Non ascoltare musica violenta o aggressiva. I survivor possono avere un’inspiegabile attrazione per questo genere di musica perché crea un falso senso di potenza. Ma questa “potenza” deriva da una vicaria identificazione con il cantante e, se la musica che ascolti è aggressiva e violenta, stai insegnando a te stesso di considerare la violenza e l’abuso come forme di forza. Questo rinforza inconsapevolmente la tua percezione di te stesso come debole
  • Ascolta musica trionfante e che ti dia energia. I cantanti saggi e le canzoni che parlano di scelte positive sono forme di medicina. Quando ascolti canzoni d’amore, noterai che sono sempre ossessionate da un’altra persona. “Ho bisogno di te, tu sei il mio intero mondo e non riesco a vivere senza di te”. Piuttosto che adottare la forma mentis della canzone d’amore per cui hai bisogno di un’altra persona per completarti, comincia ad ascoltare canzoni d’amore verso te stesso
  • Leggi il più possibile studia e informati sulla violenza sessuale e sulle sue conseguenze
  • Non cercare di affrontare tutto insieme in un’unica volta. Prendi piccole parti al giorno di un argomento. Se ti senti sovrastato, rallenta. Se provi panico, parlane con il tuo terapeuta così da avere strategie per gestire gli attacchi d’ansia
  • Non saltare le sedute o non abbandonare la terapia quando il percorso diventa complicato. Un buon terapeuta capirà quanto questo sia difficile per te. Uno dei sintomi del trauma da stupro è l’impulso a evitare qualsiasi stress innescato da ricordi dell’evento. Se cedi alla tentazione di abbandonare la terapia, la guarigione diventerà più difficile quando ci riproverai la volta successiva. Si potrebbe paragonare a un’infezione batterica: se tratti parzialmente l’infezione ma interrompi il trattamento troppo presto, i batteri che sopravvivono diventeranno più forti e più resistenti ai farmaci. I tentativi successivi di trattare l’infezione saranno, dunque, molto meno efficaci. Questa è una buona analogia per spiegare quello che accade quando cominci un trattamento e lo interrompi troppo precocemente
  • Stai sobrio. Se stai lavorando in terapia e ti ubriachi, assumi sostanze o fai notti brave, è un problema. Aumenta il tuo rischio di uso di sostanze perché ti insegna ad associare sia il dolore che la guarigione alle sostanze
  • Trova il terapeuta giusto per te. Sei una persona, non solo un paziente, e hai tutto il diritto di cercare l’aiuto che meglio si adatta a te. Non passare a un nuovo terapeuta semplicemente perché ti sei arrabbiato per qualcosa su cui quello attuale ti sta convincendo a lavorare. Però, se il professionista mostra di non essere adeguatamente formato sul lavoro sul trauma da stupro (e in effetti non tutti i clinici lo sono), sentiti libero di rivolgerti a un’altra persona

Riferimenti

  • Atkinson, M. (2010). Resurrection After Rape. A guide to transforming from Victim to Survivor. RAR Publishing
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