vai al contenuto principale

Neuroscienze relazionali

  • News

Neuroscienze relazionali

Le neuroscienze relazionali continuano a scoprire modi in cui le relazioni forgiano le persone.

Il modo in cui ci vediamo gli uni con gli altri trasforma, infatti, sia chi vede sia chi viene visto (NEWS – Un saluto zulu)

La personalità è costruita attraverso questo tipo di legame, non così manifesto, che però sperimentiamo, specialmente quando viene influenzato da una forte attivazione neuronale.

Per decenni, abbiamo saputo che i pattern di attaccamento dei nostri genitori guidano lo sviluppo di modi simili di legarci. Questo accade almeno nell’87% del tempo. Anche prima di vedere le nostre famiglie la prima volta, il nostro sistema nervoso comincia a prendere forma intorno alla mamma, già a 3 mesi dal concepimento. Alla nascita, i nostri recettori neurochimici sono allineati con i suoi. Entro qualche giorno o settimana dalla nascita, i nostri neuroni specchio e i circuiti di risonanza sono attivati dall’imitazione che la mamma fa su di noi.

Questo è un altro esempio di come le nostre innate capacità giungono a manifestarsi attraverso l’interazione interpersonale. In questo modo, cominciamo a condividere i gesti della nostra famiglia e cultura e a internalizzare coloro con cui abbiamo connessioni emotivamente significative. Realmente, portiamo dentro di noi quelle emozioni, sensazioni fisiche e intenzioni che sono attive quando ci relazioniamo a loro. In questo modo rimaniamo in una conversazione continua con loro.

Il bambino che viene continuamente considerato una delusione sente l’eco di questa percezione nei corridoi sotterranei della sua mente, e questo modella il suo comportamento che riflette il modo conosciuto anche decenni dopo.

Andando in fondo alla nostra eredità, scopriamo i pattern epigenetici, forgiati dalle esperienze dei nostri antenati, che sottostanno ad alcune tendenze a sentire, percepire e comportarci in certi modi.

Riferimenti

  • Badenoch, B. (2017). The Heart of Trauma. W W Norton & Co

Autore/i dell'articolo

Dott.ssa Antonella Montano

Dott.ssa Antonella Montano

  • Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
  • Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta
  • Fondatrice e Vicepresidente CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
  • Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy)
  • MBSR teacher. Expert Yoga Trauma teacher certificata Yoga Alliance®-Italia/International
  • Membro dell’IACP (International Association of Cognitive Psychotherapy)
  • Membro dell’ESTD (European Society for Trauma and Dissociation)

Dott.ssa Roberta Borzì

Dott.ssa Roberta Borzì

  • Componente del comitato scientifico della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
  • Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR.
  • Socio Fondatore CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.

Torna su