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Bisogna dire a un bambino che il nonno o un parente ha abusato della mamma o del papà quando questi erano piccoli?

Che tipo di messaggi si possono dare a un bambino quando, ad esempio, va a trovare il nonno che ha abusato della mamma quando era piccola?

Un messaggio del tipo: “Stiamo andando dal nonno. Mi raccomando, non farti abbracciare”?…

Parlare dell’abuso è una questione difficile che riguarda tutta la famiglia: tutti sono coinvolti, quindi tutti devono sapere. Questa informazione,però, va data ai bambini in una maniera appropriata all’età. È importante fare i nomi, il nonno o qualsiasi altro parente, non deve essere protetto. Perché è il silenzio il modo in cui gli abusi passano da una generazione all’altra e gli abusanti continuano a venire protetti e nascosti.

Quando condividerete questo con i vostri figli, sarà sorprendente vedere come riescono a integrare qualcosa di così doloroso e assurdo nelle proprie vite. Il genitore che decide di parlare al proprio figlio dell’abuso subito si propone come un modello forte da imitare per il coraggio, la determinazione e la trasparenza.

È importante trovare un modo proprio per parlare con i bambini, ma bisogna farlo in ogni caso. Rompere il ciclo del silenzio familiare e sociale sarà di esempio ad altri. Se non lo si fa, i bambini potrebbero sentirsi responsabili dell’allontanamento dei nonni o dell’irritabilità, isolamento, rabbia e tristezza della mamma o del papà.

Proteggere i propri figli deve essere la priorità n.1 di ogni genitore.

Riferimenti

  • Davis, L. (1991). Allies in Healing. When the person you love was sexually abused as a child. New York: William Morrow
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