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Psicosi e abuso sessuale infantile

Tra le varie conseguenze dell’abuso sessuale infantile vi può essere anche la presenza di sintomi psicotici, talvolta gravi.
I disturbi psicotici rappresentano una categoria ampia che include molti disturbi mentali gravi e cronici, quali, ad esempio, la Schizofrenia e il Disturbo Delirante.

Sintomatologia

Il quadro sintomatologico è rappresentato da disturbi:

  • nella percezione (come le allucinazioni);
  • nelle credenze e nelle interpretazioni sull’ambiente circostante (deliri);
  • nel comportamento motorio (disorganizzato o anormale);
  • nel pensiero (che si esprimono, per esempio, con discorsi incomprensibili);
  • nell’espressione delle emozioni (p.e., ridotti contatti visivi ed espressioni facciali).

Le persone con questi sintomi hanno un funzionamento generale fortemente danneggiato, per cui la capacità di vivere una vita normale e di avere dei rapporti interpersonali può risultare gravemente compromessa. Le persone con psicosi, infatti, sono spesso isolate socialmente e hanno problemi a scuola, nel lavoro, nella cura di sé, ecc.
Possono, inoltre, presentare un umore irritabile, con esplosioni di rabbia e comportamento violento, ma anche mancanza di interesse su molti aspetti della vita come, ad esempio, l’alimentazione, diminuzione dell’attività motoria e ritiro sociale.
Le persone con disturbi psicotici presentano anche altri problemi, come Depressione e Disturbi d’Ansia (come gli attacchi di panico) (Bendall et al., 2011).
Alcuni studi hanno riscontrato un’alta presenza di esperienze traumatiche infantili (tra il 28% e il 73%) nelle persone affette da psicosi (Bendall et al., 2008) e la prevalenza del PTSD  nei pazienti con Schizofrenia è compresa tra il 17% e il 46% (p.e., Fan et al., 2008).
L’abuso sessuale infantile è risultato associato alla presenza di allucinazioni e deliri, e il contenuto di questi sintomi sembra direttamente legato alle esperienze traumatiche vissute (p.e., Mason et al., 2009).

Nonostante non siano ancora completamente delineate le dimensioni del fenomeno che, a partire dall’esposizione all’abuso fisico e sessuale durante l’infanzia, porti allo sviluppo di disturbi psicotici, sempre piu numerosi sono gli studi che esplorano le relazioni tra tali esperienze e la psicosi in eta adulta. Da uno studio di Bell e collaboratori, ad esempio, e’ emerso che coloro che erano stati esposti a grave abuso sessuale in eta infantile presentavano una incidenza da 2 a 4 volte superiore, rispetto ad un gruppo di soggetti non esposti, quanto a contenuto insolito del pensiero e sintomi dispercettivi (Bell et al., 2019)

Cause

Le cause dello sviluppo delle psicosi sono comunque varie (la biologia personale ha una sua importanza nel creare una vulnerabilità, oltre alle complicazioni ostetriche, all’uso di cannabis in prima età adolescenziale, all’urbanizzazione, ecc.) e l’abuso infantile sembra far parte di quella “cascata” di fattori che influenzano e portano allo sviluppo dei sintomi. Infatti, pare che la presenza di sintomi psicotici sia fortemente aggravata dall’esposizione a esperienze traumatiche e che questi due fattori (i sintomi psicotici pre-esistenti e il trauma) possano influenzarsi a vicenda.

Da un punto di vista biologico, la psicosi è stata associata ad anomalie nel funzionamento dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, che possono emergere da una maggiore sensibilità allo stress a seguito di esperienze avverse nella prima infanzia. Ciò, alla fine, si traduce nell’insorgenza e nella progressione della malattia. A sostegno di questo, uno studio di Seitz e collaboratori (Seitz et al., 2019) ha valutato i livelli di cortisolo durante un’attività di stress psicosociale indotto e la sua associazione con esperienze avverse durante l’infanzia in pazienti con un primo episodio di psicosi (FEP). I risultati suggeriscono una maggiore vulnerabilità allo stress ed una scarsa capacità di recupero nella psicosi, che aumentano in associazione ad anamnesi traumatica.

Dal punto di vista psicologico, l’esposizione al trauma infantile determina nella vittima la formazione di credenze negative su sé, sugli altri e sul mondo e delle convinzioni di essere vulnerabile, di non poter controllare gli eventi, che gli altri si approfitteranno di lei, che la danneggeranno, ecc. Questo alimenta e rinforza, dunque, i pensieri paranoidi, la sospettosità e l’ostilità verso gli altri.

Coerentemente con questo, una recente rassegna sulle crescenti evidenze a supporto del legame esistente tra il trauma infantile e la psicosi, evidenzia come, dagli studi, emerga il rimando ad una aumentata severità dei sintomi psicotici ed una maggiore incidenza di problematiche affettive ed abuso di sostanze in quei soggetti esposti all’abuso. A questi fattori si associano, in maniera evidente, ingravescenti compromissioni di funzionamento, tanto più gravi quanto più intense e pervasive siano state le esperienze traumatiche, mentre i fattori psicologici sottesi a tali manifestazioni includono schemi cognitivi e disregolazione emotiva ancora una volta riconducibili alla traumatizzazione. (Stanton et al., 2020)

Anche la metacognizione, intesa come quella capacità di leggere la mente propria ed altrui e di utilizzare tale competenza per vedere le cose da punti di vista diversi ed affrontare le difficoltà, risulta compromessa nelle psicosi. Una ricerca di Trauelsen e collaboratori (Traulesen et al., 2019) suggerisce che le persone con psicosi al primo episodio (FEP) riportino più numerosi traumi infantili e manifestino capacità metacognitive inferiori rispetto ai controlli non clinici. Il trauma infantile influisce negativamente sullo sviluppo metacognitivo negli studi sulla popolazione, mentre l’associazione rimane ancora in gran parte inesplorata nelle popolazioni al primo esordio psicotico. Tuttavia, se intendiamo la metacognizione come riferita all’identificazione di pensieri e sentimenti e alla formazione di idee complesse su se stessi e sugli altri, questo studio ha ipotizzato alcune tra queste associazioni, ad esempio quelle tra diversi tipi di traumi infantili e domini metacognitivi.

Trattamento

Per il trattamento sono necessari interventi farmacologici e di tipo riabilitativo/psicoeducazionale di TCC per i sintomi psicotici, oltre a quelli specifici rivolti al trauma.
Si sono rivelati utili anche approcci basati sulla Mindfulness applicati alla psicosi (Gaudiano, 2015).

Riferimenti

  • Bebbington, P., Jonas, S., Kuipers, E., King, M.B. & Cooper, C. (2011). Childhood sexual abuse and psychosis: data from a cross-sectional national psychiatric survey in England. The British Journal of Psychiatry, 199: 29-37.
  • Bendall, S., Jackson, H.J., Hulbert, C.A. & McGorry, P.D. (2008). Childhood trauma and psychotic disorders: A systematic, critical review of the evidence. Schizophrenia Bulletin, 34: 568-578.
  • Bendall, S., Jackson, H.J., Hulbert, C.A. & McGorry, P.D. (2011). Childhood trauma and psychosis. An overview of the evidence and directions for clinical interventions. Family Matters, 89: 53-60.
  • Fan, X., Henderson, D.C., Nguyen, D.D., Cather, C., Freudenreich, O., Evins, A.E., Borba, C.P. & Goff, D.C. (2008). Posttraumatic stress disorder, cognitive function and quality of life in patients with schizophrenia. Psychiatry Research, 159: 140-146.
  • Gaudiano, B.A. (2015). Incorporating Acceptance and Mindfulness into the Treatment of Psychosis. Oxford University Press.
  • Gracie, A., Freeman, D., Green, S., Garety, P.A., Kuipers, E., Hardy, A., Ray, K., Dunn, G., Bebbington, P. & Fowler, D. (2007). The association between traumatic experience, paranoia and hallucinations: a test of the predictions of psychological models. Acta Psychiatrica Scandinavica, 116: 280-289.
  • Lardinois, M., Lataster, T., Mengelers, R., Van Os, J. & Myin-Germeys, I. (2011). Childhood trauma and increased stress sensitivity in psychosis. Acta Psychiatrica Scandinavica, 123: 28-35.
  • Mason, O.J., Brett, E., Collinge, M., Curr, H. & Rhodes, J. (2009). Childhood abuse and the content of delusions. Child Abuse & Neglect, 33: 205-208.
  • Bell, C., Foulds, J., Horwood, L., Mulder, R., & Boden, J. (2019). Childhood abuse and psychotic experiences in adulthood: Findings from a 35-year longitudinal study. The British Journal of Psychiatry, 214(3), 153-158. doi:10.1192/bjp.2018.264
  • Seitz, R., Vracotas, N., Bechard-Evans, L., King, S., Abadi, S., Joober, R., Shah, JL., Malla, AK., Pruessner, M. The Trier Social Stress Test in first episode psychosis patients: Impact of perceived stress, protective factors and childhood trauma. Psychoneuroendocrinology Volume 105, July 2019, Pages 155-163
  • Stanton, KJ., Denietolis, B., Goodwin, BJ., Dvir, Y. Childhood Trauma and Psychosis: An Updated Review. Child and Adolescent Psychiatric Clinics of North America, Volume 29, Issue 1, January 2020, Pages 115-129
  • Trauelsen, AM., Gumley, A., Jansen, JE., Pedersen, MB., Nielsen, HL., Haahr, UH., Simonsen, E. Does childhood trauma predict poorer metacognitive abilities in people with first-episode psychosis? Psychiatry Research Volume 273, March 2019, Pages 163-170
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