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Yoga e trauma

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Alla fine di un qualsiasi viaggio, quello che conta è che gli insegnamenti ricevuti, di qualsiasi natura essi siano, vengano compresi e tocchino il cuore e la vita delle persone. Questo vale anche per il percorso di terapia di chi ha subìto un trauma.

Quale via possiamo scegliere noi per stare meglio, in questo particolare momento? Quella del corpo, della mente, delle emozioni…? Anche se possiamo, per comodità, affrontarle separatamente, in realtà si tratta di vie interconnesse, dunque collegate tra loro.

Praticando lo Yoga specifico per il trauma, si comprenderanno piano piano tutte le interazioni tra il corpo, la mente e le emozioni e si integreranno. Di conseguenza i sintomi di disregolazione emotiva, la vergogna, la colpa, l’iperattivazione fisiologica, i problemi somatici, l’evitamento, la dissociazione, ecc. verranno affrontati e nel lungo termine diminuiranno.

Anche il sentirsi soverchiati dalle sensazioni interne − che portano all’evitamento di alcuni stati interiori e alla disconnessione − attraverso gli esercizi di Yoga verrà vissuto in modo diverso.

I disturbi somatici e una scarsa consapevolezza enterocettiva sono comuni tra chi soffre di PTSD (van der Kolk, 2006). Il ciclo di iperattivazione, responsività attutita o freezing, ed evitamento dell’ambiente esterno o degli stati interni rende difficile fare attenzione, prendere consapevolezza e interpretare accuratamente le emozioni e le sensazioni interne (APA, 1994; Carter et al., 1999; Naparstek, 2004; van der Kolk, 2006).

Con lo Yoga, si coltiva la Mindfulness (come focus mentale sulla meditazione in movimento), gli esercizi di respirazione e il rilassamento intenzionale. Si impara anche a individuare, riconoscere e accettare gli stati emotivi, regolando le emozioni e sperimentandole in modo nuovo, piuttosto che spendere energia provando a controllarle o sopprimerle (Siegel, 2009).

Riferimenti

  • American Psychiatric Association. (1994). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (4th ed.). Washington, DC: Author.
  • Carter, C.S., Botvinick, M.M., & Cohen, J.D. (1999). The contribution of the anterior cingulate cortex to executive processes in cognition. Reviews in Neuroscience, 10(1), 49-57.
  • Naparstek, B. (2004). Invisible heroes: Survivors of trauma and how they heal. New York: Bantam.
  • Siegel, R.D., Germer, C.K., & Olendzki, A. (2009). Mindfulness: What is it? Where did it come from? In J.K. Zinn (Ed.), Clinical handbook of mindfulness (pp. 299-317). New York: Springer.
  • Tenzin Wangyal Rinpoche (2012). Gli Yoga tibetani di corpo, parola e mente. Astrolabio Ubaldini
  • Van der Kolk, B.A. (2006). Clinical implications of neuroscience research in PTSD. Annals New York Academy of Sciences, 1(2), 1-17.
  • West, J.I. (2011). Moving to Heal: Women’s Experiences of Therapeutic Yoga after Complex Trauma. This work is posted on eScholarship@BC, Boston College University Libraries. Boston College Electronic Thesis or Dissertation.
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