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Come mai una persona che ha subito un abuso continua a mantenere un legame con l’abusante al punto da far trascorrere a quest’ultimo del tempo con i suoi figli?

Molti survivor pensano di essere stati gli unici a cui l’abusante ha fatto del male. Con grande sorpresa, poi, anche in modo del tutto casuale, potrebbero scoprire, anni dopo, che i loro fratelli, sorelle, nipoti, cugini sono stati abusati dalla stessa persona. Questa in modo sistematico avrebbe perpetrato abusi nelle varie generazioni della stessa famiglia.

I survivor spesso sono convinti di avere qualcosa di particolare, unico o sbagliato  che ha fatto sì che l’abusante li “scegliesse”.

Questo errato senso di esserne la causa crea nel survivor una serie di paraocchi che gli impediscono di concepire la possibilità che l’abusante potesse fare del male anche ad altri bambini.

Inoltre, gli abusanti a volte dicono alle loro vittime  “tu sei l’unico”, “tu sei speciale”, “se mi permetti di farlo a te, non farò del male a tua sorella”, … Gli abusanti mentono. La compulsione a compiere atti sessuali con dei bambini, infatti, raramente si esaurisce in un solo episodio o con una sola persona.

Spesso alcuni survivor dicono di sentirsi in colpa per privare i propri figli di una relazione con i nonni, quando uno dei due è stato l’abusante, oppure riferiscono “Sto lì ogni minuto. Mi assicuro che non restino mai da soli con lui”. Il survivor non va mai in bagno, oppure prende qualcosa da bere in frigo o risponde al telefono? Bastano appena 30 secondi per abusare un bambino. Quei 30 secondi possono cambiare la vita di un bambino in modo drammatico. Non vale la pena correre questo rischio.

Potrebbe anche accadere che i bambini abbiano già stabilito un legame duraturo con i nonni prima che l’abuso sia ricordato dal survivor. Quest’ultimo potrebbe non essere pronto a confrontarsi o a dire che non si possono più frequentare i nonni. Questi sono aspetti molto importanti e devono essere affrontati se si vuole proteggere i propri figli. E lo vedremo nella prossima news.

Quello che è importante tenere a mente è che l’abuso ha delle conseguenze gravi. Anche se si corre il rischio di essere criticati o definiti crudeli per privare i nonni della presenza dei nipoti e viceversa, in realtà si sta facendo la cosa giusta. Si sta insegnando ai propri figli cosa fa una famiglia sana: affronta i suoi errori e protegge i suoi membri dal pericolo.

Riferimenti

  • Davis, L. (1991). Allies in Healing. When the person you love was sexually abused as a child. New York: William Morrow
  • Maltz, W. Holman, B. (1987). Incest and Sexuality. A Guide to Understanding and Healing. Toronto: Lexington books
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