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Lettera al Vaso di Pandora

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Oggi la news di Pandora presta la propria voce ancora con più forza ai Survivor. Riceviamo e pubblichiamo questa lettera giunta al nostro forum. Una lettera forte, densa di emozioni, che condividiamo credendo alla forza della “parola” al potere della condivisone, credendo ancora di più nel progetto del Vaso di Pandora di dare voce a chi per anni ha creduto di non averla e di non averne il diritto.

Possediamo dentro di noi il coraggio per dire la nostra verità…. Senza coraggio non ci sarebbero compassione, integrità o amore. A volte abbiamo bisogno di una spinta – un abbraccio da un altro o forse il semplice movimento di un ramo nel vento che ci ricordi della nostra forza e del nostro spirito immortale. Per accettare la verità. Per dire la verità” (Karen Holt, 2001).

 

“Buongiorno,

sono una frequentatrice del vostro sito e del vostro Forum.
Sono una delle tantissime persone – non solo donne, immagino- che hanno subìto, nella loro vita, abusi di qualche tipo.
E sono sopravvissuta.
E sono oggi capace di parlarne, senza vergogna, se non degli altri a volte…ma questo è un problema loro.

Mi sento di volervi scrivere, oggi, perché mi è capitato di imbattermi nel servizio delle Iene con intervista a uno psicoterapeuta, un certo Dottor Morelli. Questo signore esprime teorie a mio personalissimo avviso estremamente discutibili, tipo che in ogni donna si nasconda una prostituta poiché in ogni donna è “insita” la consapevolezza istintiva di poter ottenere dei vantaggi attraverso la seduzione.
A parte che non capisco perché la seduzione (e la sua potenziale manipolazione a scopo di lucro, quindi) dovrebbe essere esclusivo appannaggio femminile, trovo la teoria al di là del discutibile ma tant’è: siamo in un paese libero dove ognuno può esprimere opinioni, seppur molto discutibili e, inoltre, sappiamo bene che una trasmissione come le Iene ci sguazza, in opinioni ambigue, si sa che fanno audience anche quando contestate e messe (apparentemente) in discussione dalla trasmissione stessa.
Ma, proprio perché trattasi di una trasmissione che fa audience, di una trasmissione molto seguita, mi ha sinceramente preoccupata molto di più la seconda parte dell’intervista.

Che il Dottor Morelli ci consideri tutte potenziali prostitute mi fa quasi sorridere, tanto mi sembra volutamente provocatoria come teoria e tanto mi sembra priva di qualsiasi fondamento che chi vorrà sostenerla l’avrebbe fatto comunque. Quindi amen, che pensi un po’ quello che vuole. Certo…come terapeuta non me lo sceglierei. Ma come terapeuta non me lo sceglierei soprattutto per quello che dice dopo.
Pochi minuti dopo aver teorizzato il mercimonio della seduzione da parte delle donne, sostiene che siamo in un’epoca in cui “si parla troppo” e che se un/una paziente viene da lui e gli dice “Dottore voglio dirle una cosa che non ho mai detto a nessuno” lui risponde “la tenga per sé”.
Dico: scherziamo? Uno psicoterapeuta afferma in televisione che i “grandi uomini e le grandi donne sono stati seppelliti con i loro segreti”, quando c’è – finalmente – una rivoluzione in corso sul diritto di parlare, sul diritto di non vergognarsi e non avere paura. “La tenga per sé” è un’affermazione gravissima e credo che voi, più di chiunque altro, possiate capire e condividere il mio stato di rabbia e sbigottimento.
Io sono stata vittima di abusi che hanno segnato, profondamente, la mia vita affettiva e sessuale. Le attenzioni dei maschi le ho vissute sulla mia pelle sin da bambina, troppo spesso come una colpa. Ho provato timidamente a parlarne ma non sono stata presa sul serio e, dopo, ho avuto solo paura all’idea di farlo. Mi sono mascherata, “maschilizzata”, nascosta, difesa anche da chi non mi voleva fare del male. Finché non è arrivata – o dovrei dire finché non ho “scelto” – la terapia. Un regalo che mi sono fatta pensando che tutto sommato meritavo questa chance e con me la meritavano anche le persone che mi amavano. E in terapia ho parlato, perché ho avuto davanti una persona che non mi ha detto di “tenermi per me” le cose, ma mi ha fatto sentire libera di essere me stessa al 100% e di dire tutto quello che non avevo mai detto a nessun altro.
Ciononostante a certi momenti bui ci sono arrivata dopo anni.
Eppure, parlare dell’orco lo rende fragile. Sembra facile a dirsi, quasi troppo, eppure è veramente così: parlare rende liberi. Improvvisamente tutto quello che mi aveva terrorizzato era diventato più “piccolo” e maneggevole. Qualcosa con cui poter fare i conti.
Nessuno ti leva le ferite, ma parlare, condividere…beh quello è stato il primo vero passo per sentirmi padrona della mia vita, senza vergogna. E le ferite va bene non levarle, mi rendono quella che sono oggi, perché la terapia mi ha insegnato che va bene avere paura, basta riuscire a vivere “nonostante” la paura, non pretendere di non averla.
E poi siete arrivati voi, è arrivata Pandora col suo Forum e lì davvero ho avuto testimonianza dell’importanza della condivisione, dello scambio, della liberazione. Perché non siamo soli, NON SIAMO SOLI e quello che è successo a me può aiutare te e viceversa e questo è straordinariamente importante perché rende anche la più brutta esperienza, se condivisa, strumento di guarigione. Se condivisa…appunto. E questo signore va in TV a dire che dobbiamo farci seppellire coi nostri segreti?
Scusate ma credo che qualcuno dovrebbe farglielo notare, a questo “dottore” e alla trasmissione che gli ha dato voce, che dice cose sbagliate e soprattutto pericolose. Qualcuno deve dirlo che bisogna PARLARE, CONDIVIDERE, NON TENERSI NIENTE CHIUSO DENTRO, perché solo così si può guarire e – come dite voi – “riprendersi la vita”. Bisogna dirlo, scriverlo, urlarlo, cantarlo se necessario!

Se non lo dite voi chi può farlo?

Grazie. Per tutto quello che siete e che fate.”

Riferimenti

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