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Gli effetti dell’abuso sulla sessualità in età adulta

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Vivere la sessualità serenamente è un aspetto della vita che ognuno dovrebbe possedere. Alcune persone non vivono una sessualità “sana”, ovvero appagante e soddisfacente, ma anche per chi ha subìto abusi questo potrebbe essere un obiettivo da perseguire. Così come tante altre cose nella vita, il suo raggiungimento è un duro lavoro, richiede molta attenzione e dedizione, a cui vanno aggiunti amore per se stessi, auto-accettazione, impegno a lungo termine, pazienza e molta creatività.

Per le vittime di abusi sessuali, infatti, è molto comune che vecchie sensazioni o ricordi riemergano quando ci si approccia al sesso, a volte senza accorgersene nemmeno; l’importante è cominciare a capire come prendersi cura di sé, cosa fare. Il punto finale dovrebbe essere quello di raggiungere un proprio personale modo di avvicinarsi e fare sesso, senza provare più vergogna o sentirsi sbagliati, senza avvertire quelle sensazioni di disgusto, voglia di fuggire, incapacità di sottrarsi o dire “adesso non voglio”, abbandonando il senso di colpa per quello che è accaduto e liberandosi dalla paura associata all’intimità sessuale.

La prima cosa è capire che si può essere diversi dagli altri su questo aspetto, ognuno ha la propria unicità, così anche le persone sessualmente abusate, ma non per questo c’è qualcosa di sbagliato in loro. L’accettazione di sé è, infatti, il nucleo centrale in un processo di guarigione sessuale. La spiegazione alla base di questo è che ogni singolo problema sessuale ha una sua logica interna, ognuno è connesso direttamente a qualcosa che è accaduto durante l’infanzia e quest’esperienza non è certo colpa di chi l’ha vissuta.

Per chi ha subìto abusi in età adulta il discorso è altrettanto complesso. Si possono affacciare nuove e spiacevoli emozioni nell’intimità a seguito dell’abuso. Paura, ansia, vergogna, disgusto ne sono un esempio. Come per chi ha subìto abusi in età infantile, le persone abusate in età adulta non hanno nessuna colpa di quello che è successo e hanno il diritto di riappropriarsi di una sessualità sana e serena.

È molto importante capire da subito che non si deve raggiungere uno standard, tanto meno quello del proprio partner, ognuno ha l’opportunità e il diritto di sviluppare una propria sessualità al proprio ritmo. Ad esempio, bisogna imparare a dire di no quando non si vuole fare sesso. A volte, infatti, si può essere più attivati e non averne voglia. Altre volte, invece, se ne ha il desiderio ma allo stesso tempo il timore.  Se necessario, si può anche scegliere di fermarsi nel mezzo di un rapporto sessuale.

Per chi ha subìto un abuso, questo significa portarsi nel presente, nel “qui e ora”, riconoscendo di essere adulto e al sicuro, non più “vittima” ma “survivor”, consapevole che, se dirà di no, non potrà succedere nulla di brutto, oggi può scegliere.

È importante, dunque, assumere l’impegno con se stessi in merito a cosa si vuole fare in un dato momento. È un processo lento, complesso, pieno di difficoltà e ostacoli che potrebbero scoraggiare chi lo compie, tuttavia necessario per avere una sessualità sana e serena, e soprattutto possibile. Richiede di accettare e cominciare da dove si è, costruire lentamente, un piccolo passo alla volta, la propria vita sessuale. Ci saranno momenti difficili, ma il cambiamento verso un proprio equilibrio è possibile, esiste.

Per capire come procedere, il primo passo da compiere è porsi alcune domande. La prima è: “cos’è il sesso?”. Di questo argomento parleremo nella prossima news.

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