vai al contenuto principale

Cosa fare quando i pensieri ti impediscono di dormire

  • News

Ecco alcuni pratici consigli che ti potranno aiutare quando i pensieri ti impediscono di dormire:

 

  • Immagina un grande cartello con su scritto STOP! ogni volta che cominci a pensare a qualcosa. Dopo aver visto il cartello di stop, rifocalizza la tua attenzione sul respiro che lentamente entra ed esce attraverso il naso. Respira contando fino a 3. Ripeti un paio di volte, semplicemente focalizzandoti sul tuo respiro.
  • Se non riesci a distogliere la mente dai tuoi problemi quando sei sdraiato, immagina la tua mente come fosse un cielo e i tuoi pensieri come delle nuvole che, spinte dal vento, scorrono dolcemente davanti a te. Le nuvole arrivano e vanno via, così come i tuoi pensieri.
  • Prova a rassicurarti ricordando a te stesso che le preoccupazioni che affollano la tua mente sono solo “pensieri nel cuore della notte” e che probabilmente durante la giornata sembreranno diversi o associati a emozioni meno intense.
  • Conta lentamente le pecore (o il tuo animale preferito) all’indietro da 100 a 0 e resta focalizzato sull’attività mentale, per quanto possa sembrare sciocco o inutile. Questo impedisce che la tua mente divaghi tra i problemi che ti terrebbero sveglio. Ogni volta che perdi il conto, riportati al punto di partenza e comincia di nuovo.
  • Alzati e scrivi cosa ti sta infastidendo, ripromettendoti, una volta finito l’elenco, che te ne occuperai il giorno successivo.
  • Immagina di mettere i problemi in un contenitore sicuro (un file di un computer, una cassetta di sicurezza, una scatola con il lucchetto, il cassetto di una scrivania) per la notte e lasciali lì. Potrai ritornarci al momento giusto il giorno successivo.
  • Se dopo tutto questo, non riesci ancora a dormire, non drammatizzare. Ricorda che stare sveglio non è una catastrofe e che il tuo corpo e la tua mente possono riposarsi lo stesso. Puoi riproporti di utilizzare il tempo trascorso a letto per “sognare a occhi aperti”, pensando di trovarti in un posto che ti piace o che ti calma e rassicura.

Riferimenti

  • Boon, S., Steele, K., Van Der Hart, O. (2011). Coping with Trauma-Related Dissociation. Skills training for patients and therapists. New York: Norton & Company
Torna su