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Amnesia Dissociativa e abuso sessuale infantile

Esperienze traumatiche avvenute nell’infanzia, in particolar modo l’abuso fisico e/o sessuale grave, frequente e violento, possono causare l’amnesia dissociativa. Si tratta di un disturbo che causa un’amnesia retrograda nella sfera autobiografica, in assenza di un danno strutturale, per cui non vengono ricordate le informazioni di natura traumatica e stressogena (Staniloiu et al., 2018). Sebbene ci siano casi di amnesia dissociativa che si presentano a seguito di un evento stressante apparentemente minore, nella maggior parte dei casi è correlata alla presenza di eventi traumatici. Dati sperimentali hanno mostrato la stessa incidenza per uomini e donne (Bourget et al., 2017).

Nonostante il disturbo sia invalidante e fonte di sofferenza, le persone con amnesia dissociativa sono spesso inconsapevoli della gravità dei loro problemi nella memoria; alcuni, infatti, tendono a minimizzarne le conseguenze e sono restii a parlarne.

Tipi di amnesia dissociativa

L’amnesia dissociativa può essere circoscritta o generalizzata. Nel primo caso si manifesta un’incapacità di ricordare eventi traumatici e non relativi a un periodo specifico della propria vita (p.e., mesi o anni in cui si sono presentati gli abusi infantili) o solo una parte degli eventi di quel periodo (amnesia selettiva). Nel secondo caso, più raro, si assiste a una completa perdita di memoria della propria storia personale, per cui gli individui possono persino arrivare a dimenticare la propria identità.

Si può presentare, inoltre, l’incapacità di ricordare eventi accaduti dopo quelli traumatici o si può presentare un’amnesia “tematica”, per cui alcune parti dissociative non ricordano eventi che sono invece richiamati facilmente dalle altre.

Si può presentare anche il fenomeno detto “fuga dissociativa”, ovvero un viaggio intenzionale o un vagare disorientato associati ad amnesia per la propria identità o per altre importanti informazioni autobiografiche (APA, 2013).

Il disturbo è spesso associato ad altri sintomi psicologici come PTSD, depressione, disturbi d’ansia (come gli attacchi di panico), ecc.

Amnesia e abuso

Le ricerche cliniche hanno mostrato che le vittime di abuso sessuale infantile presentano frequentemente sintomi di amnesia (dal 19% al 62% dei casi) e che i bambini cronicamente abusati possono dimenticare interi periodi della loro infanzia, arrivando a non evocare ricordi fino ai 9 anni.

L’amnesia rappresenta una risposta adattiva all’abuso infantile, in quanto consente al bambino di difendersi dal dolore sia psicologico che fisico, aiutandolo, per esempio, a vivere quotidianamente a stretto contatto con il proprio genitore abusante (Wolf & Nochajski, 2013).

Bisogna sottolineare che il ricordo delle esperienze traumatiche è comunque presente e disponibile nella mente del sopravvissuto, solo che non è accessibile alla consapevolezza, a causa di un meccanismo (protettivo) di evitamento della sofferenza associata alla memoria traumatica. Tuttavia, le informazioni a cui la persona non ha accesso diretto influenzano comunque le sue reazioni emotive e i comportamenti della vita di tutti i giorni, perché “se il ricordo di un trauma è fuori dal campo della consapevolezza non vuol dire che esso non ci sia nella mente” e anche nel corpo, nelle emozioni e nelle sensazioni di un sopravvissuto (Spiegel et al., 2011).

Per Edwards e collaboratori (2001 p.260), l’amnesia non è solo un deficit cognitivo ma una vera e propria distruzione/alterazione della comprensione di se stessi, perché perdere i nostri ricordi è come perdere noi stessi. Quindi i sopravvissuti ad abusi infantili con amnesia dissociativa non hanno un senso di sé costante nel tempo, non hanno un’auto-definizione stabile e continuativa.

In alcuni casi l’amnesia dissociativa è risultata protettiva. Alcuni risultati sperimentali, infatti, hanno mostrato che i sopravvissuti ad abusi sessuali infantili con amnesia presentavano minori livelli di depressione rispetto a chi ricordava gli abusi. Tuttavia, altri dati hanno mostrato che persone con amnesia dissociativa presentano sintomi post-traumatici più intensi rispetto a chi non ha amnesia (Radulovic et al., 2018).

L’approccio della dissociazione strutturale ritiene che nelle persone con amnesia dissociativa vi sia una personalità apparentemente normale (ANP) dominante e che, occasionalmente, vi siano delle intrusioni della personalità emotiva (EP), che giustificherebbero la presenza di aspetti di dissociazione più complessi, oltre all’amnesia, come stati spontanei di trance e di regressione d’età, analgesia, autolesionismo, impulsi e gesti aggressivi o suicidari (van der Hart et al., 2011).

Trattamenti

Recuperare i ricordi traumatici, cosa che può accadere durante la psicoterapia, può aiutare le persone a capire come il trauma abbia causato l’amnesia e in che modo abbia alterato la propria vita, così che in futuro si possano meglio gestire i sintomi collegati al trauma (Cassel & Humphreys, 2016; Markowitsch & Staniloiu, 2016).

I trattamenti raccomandati per l’amnesia dissociativa sono l’EMDR, la TCC centrata sul trauma e il trattamento a più fasi della dissociazione strutturale.
Se vuoi un ulteriore approfondimento sulle terapie più efficaci vai alla sezione trattamenti.

Riferimenti

  • American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders: DSM-5. Washington, D.C.: American Psychiatric Association.
  • Bourget D., Gagne´ P. & Floyd Wood S. (2017). Dissociation: Defining the Concept in Criminal Forensic Psychiatry. J Am Acad Psychiatry Law, 45: 147-160.
  • Cassel A. & Humphreys K. (2016). Psychological therapy for psychogenic amnesia: successful treatment in a single case study. Neuropsychol Rehabil, 26: 374-391.
  • Edwards, V.J., Fivush, R., Anda, R.F., Felitti, V.J. & Nordenberg, D.F. (2001). Autobiographical memory disturbances in childhood abuse survivors. Journal of Aggression, Maltreatment & Trauma, 4(2): 247-263.
  • Markowitsch H.J. & Staniloiu A. (2016). Functional (dissociative) retrograde amnesia. Handb Clin Neurol, 139: 419-445.
  • Radulovic J., Lee R. & Ortony A. (2018) State-Dependent Memory: Neurobiological Advances and Prospects for Translation to Dissociative Amnesia. Front Behav Neurosci, 12: 259.
  • Spiegel, D., Loewenstein, R.J., Lewis-Fernandez, R., Sar, V., Simeon, D., Vermetten, E., Etzel Cardena, E. & Dell, P.F. (2011). Dissociative disorders in DSM-5. Depression and Anxiety, 28: 824-852.
  • Staniloiu A., Markowitsch H.J. & Kordon A. (2018). Psychological causes of autobiographical amnesia: A study of 28 cases. Neuropsychologia, 110: 134-147.
  • van der Hart, O., Nijenhuis, E.R.S. & Steele, K. (2011). Fantasmi nel sé. Trauma e trattamento della dissociazione strutturale. Milano: Raffaello Cortina.
  • Wolf, M.R. & Nochajski, T.H. (2013). Child Sexual Abuse Survivors with Dissociative Amnesia: What’s the Difference? Journal of Child Sexual Abuse, 22: 462-480.
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